Pensi che i chili di troppo non siano un problema?

NEI PROSSIMI 2-3 ANNI CHI E’ IN SOVRAPPESO HA IL RISCHIO DI AMMALARSI GRAVEMENTE O MORIRE DEL 78% IN PIU’.

Qui sotto ti copio subito alcuni messaggi che ricevo dai clienti soddisfatti
CHE SEGUONO IL MIO PROGRAMMA:

''... Buongiorno Alessandro ti aggiorno sul peso 51.5 kg, nonostante i ritmi di lavoro frenetici ho perso 4 kg, sono molto soddisfatta. Gli esercizi li faccio 2 volte la settimana e 1 volta esco a correre, ciao e buona giornata.''

Maria Giovanna Manenti

Mercati alimentare

''Ciao Alessandro, oggi sono 48,1 kg a quasi 1 mese (3 settimane) ho perso 3 kg per me è qualcosa di fantastico nonostante non fossi mai stata grassa, avevo la ciccia sulla pancia. Grazie!!!

Angela Manenti

Operaia tessile

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ATTENZIONE:

Questo post non vuole trattare temi di allarmismo o destare preoccupazioni, ma vuole comunicare e prevenire possibili problemi futuri.


[Riposto l'articolo di giornale Repubblica ] 11 MAGGIO 2023 ALLE 08:00 


Mentre l'Oms dichiara la fine dello stato di emergenza, gli scienziati Usa avvertono la Casa Bianca: "Il rischio di un'altra ondata di contagi in grande stile c'è. La vedremo entro il 2025". Si teme una nuova variante diversa da Omicron


Busserà alla porta nei prossimi due anni, e sarà una nuova variante a scatenarla. 

Gli scienziati hanno messo in guardia la Casa Bianca. Parlano espressamente del "rischio, nei prossimi due anni, di una nuova ondata del virus responsabile della pandemia di Covid".

 
[articolo di giornale] 23 Maggio 2023 12:40


Covid: in Cina ondata variante XBB, attesi 65 milioni di casi a settimana a fine giugno.


Anche se l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato la fine della pandemia, non sono escluse ondate di contagi anche molto forti. Sarà così molto presto in Cina, dove si prevede che la nuova ondata di Covid-19 in corso raggiunga un picco da circa 65 milioni di casi a settimana a fine giugno. L’allarmante scenario è stato paventato da Zhong Nanshan, il principale esperto di malattie respiratorie del gigante asiatico.


Non è difficile capire che nei prossimi anni anche i virus muteranno e diventeranno sempre più aggressivi, non perché ci sia qualche complotto sotto, ma semplicemente è la naturala del virus (come quella dell'umano) di evolversi all'ambiente che lo circonda.

COME SI SVILUPPA FISIOLOGICAMENTE UN VIRUS:

Un virus è un parassita intracellulare, capace di vivere e riprodursi solo all'interno di cellule viventi. Si tratta, infatti, dell'entità biologica più diffusa sulla Terra.

 
I virus non sono in grado di vivere senza un ''corpo da aggredire''. All'interno sono composti solo da parti di informazioni genetiche necessarie per la loro moltiplicazione, per questo hanno bisogno di cellule autonome per vivere.

 
Per questo motivo il virus vive e si diffonde da persona a persona, ma se è vero che si indebolisce nel passaggio è anche vero che i virus diventano sempre più forti e letali per via dell'inquinamento, scarsa igiene e quantità di grasso corporeo.

 
Chi è più grasso ha il 78.7 % in più di ammalarsi gravemente, rispetto a chi è magro, qui di seguito ti riporto un comunicato ufficiale estratto dalla fondazione Umberto Veronesi fatta da Matteo Rottoli, il chirurgo che ha coordinato lo studio.

 
''Le persone affette da obesità (anche lieve) e sovrappeso sono maggiormente a rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19 che possono portare fino al decesso, diversi studi hanno confermato che quanto più l’eccesso di peso è marcato, tanto più elevato è il rischio che corre chi è in sovrappeso''.

 
A dimostrarlo sono anche i resoconti di chi vive quotidianamente le terapie intensive. I pazienti più giovani costretti ad entrarci per la polmonite bilaterale interstiziale, per esempio, non avevano molti dei fattori di rischio associati alla gravità della Covid-19. Su tutti, l’età.

 
Ma, in molti casi, si trattava di persone affette da obesità e sovrappeso.


I chili di troppo accentuano il rischio di peggiorare il quadro clinico riportando malattie come: l’ipertensione e il diabete di tipo 2. Un segnale che, nel tempo, ha assunto le caratteristiche del nesso causale.


L'OBESITÀ AGGRAVA IL DECORSO DI COVID-19

Fin dall'inizio del covid-19, sia gli studi che il fattore di rischio individuale evidenziano la connessione tra peso e maggiore mortalità.Il ruolo dell’o/esità come fattope di rischio individuato fin dai primi mesi del virus, con diversi studi che hanno evidenziato una connessione con conseguenze più severe e maggiori livelli di mortalità.

 
Nei primi mesi si sono ''mappate'' le linee guida su come comportarti con il virus e quali erano le categorie più a rischio, in uno studio pubblicato sull’European Journal of Endocrinology.

 
Risultato: tra i pazienti con un indice di massa corporea (BMI) superiore a 25 [(dato grossolano) se non ti vedi gli addominali sei sicuramente sopra al 25%] è risultato associato a un rischio maggiore di sviluppare insufficienza respiratoria, di richiedere il ricovero in terapia intensiva e di mortalità.

 

[Riporto un articolo fondazione Veronesi]   
Indipendentemente dalla presenza di altri fattori di rischio. «Tutti i livelli di obesità sono associati allo sviluppo di forme più gravi di Covid-19», dichiara Matteo Rottoli, il chirurgo che ha coordinato lo studio.

 
Un'ipotesi confermata da un gruppo di ricercatori dell'azienda ospedaliero-universitaria di Parma, che hanno dimostrato che i pazienti sottoposti a un intervento di chirurgia bariatrica risultati positivi avevano un esito migliore della malattia rispetto a coloro che erano invece in attesa di operarsi.

 
E che, in molti casi, hanno visto slittare gli interventi, durante la pandemia. I risultati del loro lavoro sono stati pubblicati sulla rivista Obesity Surgery.


QUALE LEGAME TRA L'OBESITÀ E VIRUS?


La letalità è di dieci volte superiore nei Paesi in cui più di 1 adulto su 2 è in sovrappeso o obeso, con l'avanzare dei mesi si è capita la correlazione tra patologie e morti nei soggetti in sovrappeso e obesi.

 
Le possibilità oggi considerate sono diverse: 

- Un sistema immunitario più debole e una maggiore aggressione virale

- La comparsa di alterazioni delle funzioni polmonari con stati di infiammazione cronica connessi all’obesità [l'obesità senza virus causa infiammazioni croniche e problemi metabolici].


[Riporto l'articolo della fondazione Veronesi]

«L'ipotesi è che le conseguenze dell’infezione da Sars-CoV-2 siano legate al profilo metabolico dei pazienti: questo indicherebbe un possibile ruolo dell’obesità, della sindrome metabolica e del diabete», aggiunge Rottoli.

 
Ipotesi che trovano d'accordo Diego Foschi, direttore dell'unità operativa complessa di chirurgia generale all'ospedale San Giuseppe di Milano e presidente della Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle Malattie Metaboliche (Sicob): «I meccanismi neuroendocrini della risposta infiammatoria cronica del tessuto adiposo favoriscono le infezioni.
Inoltre, nei pazienti obesi, vi è un incremento della sintesi di citochine proinfiammatorie». 


Da qui, la riduzione della risposta immunitaria e la difficoltà nel curare l'infezione.

 
Un ulteriore elemento sfavorevole è dato dall’elevata quantità di grasso corporeo [dell’angiotensina (ACE2)], attraverso cui il coronavirus penetra nelle cellule aggredendole e portando ad ammalarsi gravemente.

 
ATTENZIONE:
Il coronavirus non è quello che ha scatenato la pandemia, ma una famiglia esistente di più virus che si mischiano e prendono nuove forme sempre più forti.


RISCHI ANCHE CON UN'OBESITÀ LIEVE E MODERATA

Per conoscere la tua percentuale di grasso occorre fare un esame antropometrico. Questo strumento permette una accurata valutazione della composizione corporea, se maggiore di 25% i rischi sono elevati, oltre il 30%si parla di condizione di obesità lieve. I risultati dello studio bolognese suggeriscono: «Anche le persone affette da sovrappeso oltre che obesità lieve rientrano tra coloro che sono maggiormente a rischio - chiarisce Rottoli -.


Si tratta di un elemento da non sottovalutare, soprattutto nei Paesi occidentali, che presentano livelli più alti di diffusione dell’obesità.

Il problema maggiore della pandemia è stato quello della reclusione forzata e di conseguenza un aumento della sedentarietà, si è diventati più pigri. Le abitudini alimentari sono peggiorate dove si è visto un incremento di alcol e cibo spazzatura.


L'OBESITÀ, UNA MALATTIA SILENTE


Il legame con la Covid-19 è soltanto l'ultima delle conseguenze che l’obesità può avere sulla salute.

 
Spesso ancora sottovalutato ed erroneamente ''visto'' soltanto come un fastidio estetico, l'eccessivo peso corporeo è una malattia a tutti gli effetti. 


A causarlo - spiega Luca Busetto, associato di medicina interna all’Università di Padova e presidente eletto della Società Italiana dell’Obesità - è la combinazione di cause genetiche e di fattori ambientali.

 
Tra questi, rientrano l'inattività fisica, la dieta, il livello di istruzione e lo stile di vita. Nessuno si senta offeso quando studi riportano che chi è più grasso è più stupido, non è una valutazione offensiva ma: grassi, alcolici e zuccheri aggrediscono negativamente il cervello. Il fatto che le persone con obesità tendano a mangiare di più quando sono esposte al cibo è un sintomo dell’obesità. Non la sua causa.

 
L’obesità è infatti una malattia da curare attraverso una alimentazione equilibrata e un regolare movimento fisico. Di fatto, l'intera galassia di malattie croniche che rappresentano la prima causa di morte nei Paesi occidentali è data dall’eccesso di grasso.


I NUMERI DELL'OBESITÀ IN ITALIA [Riposto l'articolo]


Come si evince dai dati del Sistema Passi dell'Istituto Superiore di Sanità, il numero degli italiani che convivono con un peso eccessivo è costante da quasi dieci anni.

 
Nel complesso, tra sovrappeso e obesità, il problema riguarda il 42 per cento degli adulti.

 
Ogni tre persone in sovrappeso, se ne registra una obesa (BMI superiore a 30). Tradotto: lungo la Penisola ci sono quasi 20 milioni di persone in sovrappeso e 6 milioni di obesi.

 
L'eccesso di peso diventa più frequente al crescere dell’età, tra gli uomini rispetto alle donne. Quanto alla distribuzione geografica, così come si registra a partire dall'età infantile, il problema è più evidente nelle Regioni meridionali.

 
Dove, denuncia l'Istituto Superiore di Sanità, «l’attenzione degli operatori sanitari a questo problema è più scarsa e meno frequente è il consiglio di praticare attività fisica, soprattutto a chi è in eccesso ponderale».

In Campania più di 1 persona su 2 ha un peso superiore a quella forma. Se la quota di persone in sovrappeso è costante da anni, cresce lentamente il numero degli obesi: tanto al Sud quanto al Nord.

 
Nessuno può determinare le nuove date con esattezza, ma è bene agire di conseguenza evitando ulteriori problemi correlati al sovrappeso e ai kg di troppo.

 

Ad oggi puoi fare 2 scelte: Rischiare la tua vita, oppure
essere furbo e agire, eliminando per sempre il grasso superfluo e i chili di troppo.


Per questo ad oggi tramite un allenamento mirato e un'alimentazione equilibrata puoi risolvere il problema alla radice, senza dover fare:
- Diete estreme
- Spendere soldi in inutili integratori
- Passare tutto il giorno in palestra

 
Per questo posso aiutarti a risolvere per sempre il problema dei kg di troppo, aiutato di una volta per sempre ad eliminare quel grasso ostinato sulla pancia e prevenendo malattie metaboliche come diabete, problemi cardiaci e insufficienza respiratoria nei casi di infezione polmonare.

Se sei furbo e vuoi agire subito clicca sul pulsante giallo ''salta la fila'' avrai la possibilità di accedere gratuitamente direttamente con me.

Compila il modulo
Verrà analizzato il tuo caso e sarai ricontattato nel giro di 48 ore.
*se il modulo non si apre o si riesce a compilare contattami per email bigbosealessandro@gmail.com



LINK CORRELATI:

https://www.lachirico.it/2021/03/15/covid-e-sovrappeso-il-78-dei-ricoverati-eraobeso-o-in-sovrappe


https://www.sanitainformazione.it/salute/covid-in-cina-ondata-xbb-attesi-65-milioni-di-casi-a-settimana-a-fine-giugno/


https://www.repubblica.it/salute/2023/05/11/news/covid_pandemia_contagi-399570039/

Alessandro Marco Bosetti

Specialista del dimagrimento

Caro lettore,
mi presento, forse mi conosci o hai già sentito parlare di me attraverso il mio nome d’arte: “COACH TITANIUM”; classe 1990.

Vengo da una normale famiglia per nulla sportiva, ho iniziato all'età di 12 anni ad avvicinarmi al mondo delle palestre perchè pesavo 107 kg ed ero un bambino obeso.


Ad oggi ho perso 52 kg di grasso e ho trasformato la mia passione in lavoro diventando un Coach specializzato nel dimagrimento.




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