Il Week End è alle porte ma come comportarsi?

Scopri come gestire il Week End senza ingrassare come un bue.

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Il Week End tra Odio e Amore


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*ATTENZIONE: Questo articolo non vuole rivolgersi a nessuna persona in particolare, i pensieri riportati li ho avuti anche io e conosco benissimo la situazione che cito. Prendi l'articolo per quello che è, ovvero una divulgazione basata sull'esperienza che ti aiuta a gestirti durante il fine settimana.



IL WEEK END

Il week end o fine settimana sono i 2 giorni più amati della settimana per la maggior parte delle persone.


In quei giorni ci si rilassa, si dorme, si viaggia, si sta in compagnia e si mangia, spesso forse anche troppo [senza parlare di dieta necessariamente].


Gli incidenti stradale e le morti per infarto crescono nel fine settimana e questo è un dato alla portata di tutti. Il perché di queste morti è semplice da spiegare, l'eccesso di alcol e cibo mettono sotto sforzo l'organismo, anche nei soggetti allenati creando incidenti stradali e  problemi cardiaci(ti lascio il link) > CLICCA QUI

Anche se non è il tema dell'articolo questo, quindi torniamo a noi.


Come comportarsi nel Week End?

Qui le fazioni si dividono in ''chiudo la cucina e ci rivediamo lunedì'' o '' oddio dovrò sgarrare e ho l'ansia''. Entrambi i pensieri sono dei disturbi nutrizionali [disturbo inteso che c'è un problema serio di base, non come offesa alla persona].


Il primo pensiero ''chiudo la cucina'' evidenzia un totale disinteresse per il proprio obiettivo, sarebbe come avere un bambino piccolo da accudire dal lunedì al venerdì, abbandonandolo durante il week end il che comporta il non pulirlo, lavarlo, dargli da mangiare, cullarlo ecc...


Questo bambino piccolo siete voi e il vostro corpo e ''chiudere i battenti'' significa incrementare il grasso e vanificare quello fatto durante la settimana, perché SI, due giorni di '' libertà alimentare senza controllo ''  possono farti accumulare molto grasso.


Il secondo pensiero è più terroristico ''oddio dovrò sgarrare e vanificare quello fatto durante la settimana''. In misura lineare è la stessa cosa del primo pensiero, sarebbe prendere un bambino e tenerlo sotto una cupola di vetro, diventando incapace di reagire agli agenti esterni e come una mamma oppressiva il bambino non conoscerà mai il mondo esterno.


Ciò si traduce in: ''Se non ti sai gestire nei momenti di sgarro, non riuscirai mai a mantenere il peso raggiunto una volta che smetti di fare la dieta per perdere peso ''.


Entrambi i pensieri formulati da due persone completamente diverse devono vedere lo sgarro come un'esercitazione.


La prima dovrà impegnarsi a mantenere un'alimentazione salubre il più possibile, contenendosi quando si mangia qualcosa di extra. 


Mentre la seconda dovrà imparare a gestire le sue paure in modo consapevole e attento al fatto che comunque dovrà regolarsi senza eccedere.


IN CONCRETO COSA FARE?

Il primo pensiero che è quello ''me ne frego '' necessita di un forte freno, quindi puoi scegliere di impostare quei giorni così:

-La mattina se vai al bar bevi una spremuta con un cappuccino e 2 biscotti secchi, se sei a casa uno yogurt con frutta è l'ideale.

-Lo spuntino/merenda è previsto da frutta fresca o barrette proteiche [che ormai trovi anche nei bar di paese]

-Pranzo/cena vai di insalatone, caprese, tramezzini magri con prosciutto o tonno al naturale evitando roba fritta. Se sei al ristorante via libera a secondi magri con contorni di patate al forno e un dolce o 1 bicchiere di vino.

Queste sono le linee guida che ti permetteranno di mangiare liberamente, senza vanificare il lavoro fatto.


''Coach e se mangio per forza male?''

Ok no problem, modera le quantità:

- Invece che 3 bicchieri di vino ne bevi 1

- Invece che 4 brioches ne mangi 1 (come vuoi, non fare la scelta dell'integrale solo perché ''più sana, altrimenti non mangiarla'')

- Mangia 1 gelato medio invece che grande


Insomma ridimensiona le quantità.


Per quanto riguarda il secondo problema che in gergo sociale viene definito ''fissato'' beh qui sta a te. Sono dell'idea che non esiste una necessità di sgarrare o un giorno X, se ti va di mangiare qualcosa e sei sempre ligio fallo pure (sempre con le regole scritte per il primo pensiero), se non ti va di sgarrare non farlo STOP.


Se esci a cena con me e ci sono al tavolo 40 persone che prendono la pizza e io ho voglia di magiare l'insalata, fidati che io mi sento a mio agio come se mangiassi la pizza, perché scelgo io cosa fare per me e  il mio corpo, idem se voglio la pizza.


Francamente mi sono tolto dalle palle il problema del ''chissà cosa dicono gli altri'' pensiero che tutti dicono di avere ma in pochissimi ho visto applicarlo veramente.


Se vai contro quello che fanno tutti consapevole che tu lo fai perché vuoi mangiare quella cosa agli altri, allora nessuno ti giudicherà per le tue scelte o per lo meno non verrai intaccato.


Troppe volte si mangia ''perché lo fanno tutti'' ci sono studi che dimostrano che più persone ci sono al tavolo e più cibo viene mangiato, si chiama influenza sociale e ne siamo tutti soggetti.


Ma quando io esco con altre persone e mi capitano spesso cene di più persone, nessuno si permette di dirmi ''ahhh stai sempre a dieta''? Perché traspare una totale sicurezza nella mia scelta quasi che è l'altro che si sente a disagio a mangiare la pizza.


CONCLUDENDO:

La risposta ad entrambi i pensieri è l'equilibrio, non eccedere, non buttare tutto all'aria, ma non rinunciare per forza.

Non sentirti obbligato o forzato, solo una cosa deve interessarti e questa cosa devi fissarla bene in mente.


''Quello che farò di quanto mi allontana o avvicina dal mio obiettivo di perdere peso?''


Se vuoi approfondire il tema e diventare un campione infallibile, scegliendo sempre cosa fare nel momento esatto, contattami all'indirizzo email bigbosealessandro@gmail.com e scrivimi ''Pensiero vincente del WeekEnd''.

Fisseremo un incontro gratuito dove valuterò il tuo caso personalmente.

Alessandro Marco Bosetti

Specialista del dimagrimento

Caro lettore,
mi presento, forse mi conosci o hai già sentito parlare di me attraverso il mio nome d’arte: “COACH TITANIUM”; classe 1990.

Vengo da una normale famiglia per nulla sportiva, ho iniziato all'età di 12 anni ad avvicinarmi al mondo delle palestre perchè pesavo 107 kg ed ero un bambino obeso.


Ad oggi ho perso 52 kg di grasso e ho trasformato la mia passione in lavoro diventando un Coach specializzato nel dimagrimento.




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